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Stress e disturbi psicosomatici post lockdown

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di Redazione

29/08/2020

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Il lockdown stabilito per contenere i contagi da Coronavirus ha portato, una volta concluso, molte persone a vivere dei momenti di forte stress e dei veri e propri disturbi psicosomatici. Nelle prossime righe, vediamo assieme qualche specifica in merito (con consigli su come risolvere la situazione).

Traumi emotivi post lockdown: come possono manifestarsi

Il lockdown da Coronavirus è stata una situazione a dir poco inedita, che ha portato il nostro corpo ad affrontare un mix di reazioni, sia fisiche sia emotive, estremamente complesse. Anche le conseguenze rimaste a seguito della fine del confinamento sono complicate e spesso difficili da leggere. Tra le manifestazioni in questione, è possibile citare indubbiamente il mal di testa, che può essere incluso tra i sintomi della libertà persa e della necessità, che ha accomunato molte persone, di gestire figli piccoli, parenti anziani o soggetti disabili nelle 4 mura di casa e impossibilitati a uscire e a recarsi presso le realtà territoriali che hanno il compito di assisterli. Tra le altre manifestazioni dei traumi emotivi è possibile citare l’insorgenza di tachicardia, ma anche problematiche come l’ansia e la depressione. Attenzione: queste due ultime condizioni sono differenti! Nel caso della depressione, si può prendere come punto di riferimento la cosiddetta triade cognitiva di Aaron Beck. Cosa comprende?
  • Visione negativa del mondo
  • Visione negativa di se stessi per quanto riguarda il proprio valore personale
  • Visione negativa del futuro
Come muoversi in questi casi? Il primo passo da fare prevede il fatto di non negare la situazione. Fondamentale è anche cercare aiuto e farlo da esperti accreditati, ossia psicologi o psicoterapeuti regolarmente iscritti all’albo professionale (sul web si possono trovare tutte le informazioni in merito). Un altro aspetto da citare quando si parla di come affrontare lo stress post lockdown riguarda l’importanza di non correre per quel che concerne i tempi di ripresa. Siamo davanti a una quotidianità nuova, a un mondo che è cambiato totalmente in poche settimane. Pensare che si possa tornare da un momento all’altro alla situazione dei primi due mesi del 2020 è illusorio. Necessario è adattarsi e, se si sta male, darsi del tempo per metabolizzare la situazione.

Disturbi psicosomatici post lockdown: come si manifestano sulla pelle

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle conseguenze psicosomatiche del lockdown. In questo novero, è possibile citare anche l’insorgenza di problematiche a livello cutaneo, come per esempio la psoriasi. Patologia cronica infiammatoria a carico della pelle, non è contagiosa e, come be si sa, si manifesta con l’insorgenza di placche di consistenza squamosa. Dietro alla loro formazione è presente la produzione anomala di cellule a livello dello strato più esterno dell’epidermide. Questa patologia può influire in maniera a dir poco negativa sulla qualità della vita di chi la sperimenta in prima persona, soprattutto quando si manifesta nelle sue forme estese e, di conseguenza, coinvolge anche la faccia e le mani. Come risolverla? Nel momento in cui ci si accorge di avere a che fare con questa problematica - particolarmente frequente tra i cosiddetti skin reactors, ossia i soggetti che tendono a somatizzare lo stress a livello cutaneo - è bene chiedere immediatamente consiglio al proprio medico di fiducia. Essenziale è in ogni caso ricordare che la psoriasi non compromette la salute fisica del soggetto. Per quanto riguarda le alternative per risolverla, si può parlare di trattamenti naturali come quelli commercializzati da PSOCUREgold, azienda che utilizza ingredienti come l’olio d’oliva o l’olio di iperico, ma anche di approcci topici con farmaci. Quali di preciso? Tra i principali, è possibile citare i corticosteroidi, ma anche l’antralina. Concludiamo con un cenno alle terapie sistemiche, che possono comprendere la somministrazione di farmaci come i retinoidi.
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