Rifacimento dell’impianto elettrico: regole da tenere presenti

A volte può essere necessario intervenire in casa sull’impianto elettrico. Magari non è necessario realizzare una ristrutturazione completa di questo impianto, però dei lavori possono essere necessari soprattutto se si verificano delle situazioni spiacevoli, come il contatore che salta di continuo. Bisogna stare sempre molto attenti quando in un appartamento c’è un impianto elettrico antico, perché spesso questi impianti non rispettano delle regole fondamentali e quindi costituiscono un vero e proprio pericolo. Infatti l’evoluzione verso impianti sempre più efficienti e sicuri si è avuta soltanto a partire dagli anni ’90. Si tratta di innovazioni tecniche, ma anche di alcuni parametri che rispettano le innovazioni normative. Se ti affidi ad un tecnico specializzato, potrai sapere quali passi mettere a punto per riuscire ad avere un impianto elettrico che ti garantisca sicurezza in casa.

Presta attenzione al quadro elettrico

Il rifacimento di un impianto elettrico non può prescindere dall’uso di materiale elettrico adeguato, come quello che trovi su Elettroclick. Un tecnico specializzato sicuramente ti consiglierà di prestare molta attenzione al quadro elettrico. Nei quadri elettrici moderni ci sono vari interruttori che si possono dividere in due tipologie. Se il tuo quadro elettrico non rispetta questi criteri, dovresti intervenire. Ma vediamo che cosa si intende per tipologie differenti. Innanzitutto c’è un interruttore generale che si chiama in gergo tecnico differenziale magnetotermico. Si tratta di quello che comunemente corrisponde al salvavita. È molto importante che ci sia, perché interviene in caso di cortocircuito o di sovraccarico. Di solito si spegne automaticamente togliendo l’energia nell’abitazione. La seconda tipologia di interruttori corrisponde a quelli magnetotermici. Si tratta di componenti che sono collegati all’interruttore differenziale. Servono a prendere l’energia e a distribuirla nelle varie stanze. Da ogni interruttore parte un tubo che contiene i fili elettrici. Si tratta quindi delle linee elettriche.

Come devono essere strutturati i cavi elettrici

Può essere importante intervenire nel rifacimento dell’impianto elettrico di una casa disponendo bene il sistema per portare la corrente e distribuirla dai quadri elettrici in tutta l’abitazione. Di solito i cavi elettrici vengono passati in dei tubi, la cui grandezza dipende proprio dalla dimensione dei cavi. Nel corso degli anni i cavi elettrici hanno subito dei cambiamenti. Infatti fino agli anni ’70 principalmente i fili erano formati da un unico filamento spesso ricoperto da uno strato di guaina fatto di materiale plastico. Però questo tipo di cavi elettrici presentava diversi problemi, perché spesso erano poco flessibili e il fatto di essere rivestiti molto sottilmente comportava una certa dispersione di corrente elettrica. Adesso invece per chi vuole fare un impianto elettrico si devono tenere presenti alcune regole fondamentali. Queste riguardano soprattutto l’uso di cavi elettrici appositi formati da tanti filamenti attorcigliati. Sono ricoperti da materiali plastici morbidi in maniera robusta. Si rivelano molto flessibili e riescono a garantire una capacità di trasporto maggiore dell’energia. I moderni cavi elettrici, inoltre, sono composti da tre conduttori. Mentre fino a qualche anno fa se ne utilizzavano soltanto due, adesso si utilizza anche un terzo conduttore, chiamato messa a terra. Si tratta di un circuito collegato con il terreno per lo scarico di eventuali potenziali elettrici. Quindi la messa a terra serve ad evitare di prendere la scossa dovuta per esempio al malfunzionamento di un apparecchio. Considerando che i cavi elettrici sono piuttosto spessi, visto che sono composti da un maggior numero di fili, anche i tubi attraverso cui passano sono più grandi rispetto a quelli usati in passato. Inoltre le dimensioni del tubo sono molto importanti, perché la legge prescrive che ci sia il 30% dello spazio interno dei tubi che venga lasciato libero per poter essere sfruttato in seguito a futuri eventuali ampliamenti dell’impianto.