Come influiscono i gioielli sulla nostra personalità e benessere?
di Redazione
02/03/2020
I gioielli accompagnano, da sempre, la vita di ciascuno di noi. Ad ogni persona è capitato di possederne uno, per scelta o come dono ricevuto da una persona cara. Scegliere un gioiello antico o nuovo, però, spesso va ben oltre il mero e puro materialismo. Talvolta, infatti, ci sono dei significati ancora più profondi e reconditi, che vengono presi in grande considerazione sin dall’antichità: molti nostri antenati li indossavano non solo per motivi estetici.
I gioielli e l’antichità: quali erano le credenze?
All’epoca, moltissimi individui credevano nelle potenzialità degli esseri superiori, che potevano essere raggiunti grazie alle proprietà magiche dei gioielli. Questi benefici consistevano nell’assorbimento della coscienza divina, piuttosto che dalla protezione delle energie negative emanate da demoni o fantasmi e dalla riduzione considerevole dell’energia oscura presente nel corpo. Se un tempo i benefici erano direttamente collegati ad entità soprannaturali, oggi, nonostante un numero ristretto di persone sia restato ancorato all’antico significato “divinatorio”, i gioielli vengono comunque ritenuti assai influenti per il benessere spirituale delle persone. Una credenza che non tutti condividono, ma che in alcuni casi, com’è stato dimostrato, qualche piccolo comfort lo possono infondere. Basti pensare, ad esempio, al mondo femminile: moltissime donne aumentano la propria autostima e sicurezza indossando gioielli di loro gradimento. L’oro, in tal senso, è un metallo particolarmente prezioso, il più ambito e desiderato per creare qualsiasi gioiello: un tempo, si pensava potesse avere addirittura degli effetti propedeutici alla guarigione di alcune malattie: l’oro, essendo ricco di colore, si pensava potesse aiutare le parti doloranti del corpo, accelerando il percorso di ripresa. I gioielli d’oro, nella credenza popolare, producono grandi quantità di energia calda, in grado di rilassare il corpo grazie alle vibrazioni che possono emanare. Indossare un anello d’oro, ad esempio, incorpora il potenziale significato di attirare una coscienza “superiore”, grazie alla potenzialità del metallo stesso. Al punto che, nell’antichità, era solito affermare che questa divinità attratta dall’oro poteva ridurre considerevolmente le energie oscure, favorendo la discesa del “potere divino”. Indossare un anello d’oro all’anulare, inoltre, equivaleva ad ottenere una guarigione più celere dalle malattie.Orecchini: al di là dell’effetto divinatorio, fungevano da “agopuntura”
I gioielli, però, non venivano considerati potenzialmente benefici solo se indossati nelle dita di una mano. Anche gli orecchini, ad esempio, erano tenuti in grande considerazione. In Cina, anticamente, avevano diverse finalità curative: indossarli poteva portare dei grandi benefici. Si pensava, infatti, che potessero attrarre il “potere divino”, fornendo gioia, felicità, perseveranza, capacità di perdono, desiderio spirituale ed altro ancora. In una parola sola, gli orecchini fornivano “beatitudine” a chi li indossava. Essi, però, al di là delle finalità “divinatorie”, oltre a quelle estetiche e decorative dei giorni d’oggi, fungevano anche da effetto di agopuntura sull’intero organismo. Un capitolo a parte, poi, meritano i gioielli indossati al collo, che nell’antichità venivano utilizzati con grande frequenza. E, spesso, avevano significato di potere terreno o spirituale. Una credenza che, in parte, è rimasta nei giorni d’oggi: quando si vince una competizione sportiva, ad esempio, si indossa una medaglia d’oro al collo, mentre gli alti prelati indossano, di norma, una colonnina d’oro raffigurante la croce di Gesù Cristo. Le collane d’oro, di conseguenza, rappresentano, oggi come ieri, una sorta di “status sociale”. Nell’antichità, però, indossando una collana d’oro si poteva attrarre la “coscienza divina”, che era insita all’interno del corpo di ogni singolo individuo. Essendo posta al collo, oltretutto, venivano considerati dei potentissimi assorbitori di energie negative, in grado di proteggere compiutamente chiunque li indossava. La prima modalità di utilizzo di un gioiello, però, era quella al polso. Ed anche in questo caso, i nostri avi si sbizzarrirono nell’attribuire dei significati. Ad esempio, la vicinanza con la mano aveva un potere protettivo che non poteva far altro che attrarre la “coscienza divina”, creando una “energia salvifica” che rendeva l’uomo invulnerabile dalle malattie. Credenze che, fortunatamente, oggi sono andate scemando. Ma resto fuori di dubbio una cosa: indossare un gioiello in grado di appagare il nostro palato estetico, può infondere maggior sicurezza ed elevare l’autostima di ognuno di noi.Articolo Precedente
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