Coltivazioni di cannabis indoor: i consigli per gestire al meglio l’illuminazione
di Redazione
21/10/2021
Sono tantissime le persone che, ogni giorno, si informano sulle modalità di coltivazione della cannabis in casa. La scelta di procedere indoor è frequente soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, avere a disposizione spazi in casa non è così semplice. Come sicuramente saprai, sono diversi gli aspetti a cui porre attenzione. Nell’elenco, spicca il focus sull’illuminazione. Se ti stai chiedendo come gestirla al meglio, nelle prossime righe puoi trovare alcuni consigli che, speriamo, potranno aiutarti a dare una svolta al tuo hobby.
Cannabis: le principali soluzioni per illuminare le piante
Quando si chiama in causa la strada migliore da seguire nel momento in cui si coltiva cannabis indoor, sono tre le alternative che si possono prendere in considerazione. Ecco le principali:- Lampade HID
- Lampadine a LED
- Lampadine CFL
Cosa sapere sull’intensità luminosa
Fino ad ora, non abbiamo parlato ancora dell’argomento dell’intensità luminosa, di grande importanza quando ci si muove tra i consigli per coltivare al meglio la cannabis in casa. Entrando nel dettaglio delle varie alternative, facciamo presente che, nei casi in cui si ha a che fare con corpi illuminanti con una potenza di 150 W, è il caso di ricordare il fatto di orientarsi, se possibile, verso il posizionamento delle lampadine a una distanza di circa 17 centimetri dalle parti più alte delle piante. Cosa dire, invece, in merito alle lampade da 250 W? Che, in questo caso, la distanza deve essere superiore. Parliamo infatti di circa 25 centimetri. Nelle situazioni in cui, invece, i Watt sono 400 o 600, non si può andare sotto ai 30 e ai 40 centimetri di distanza.Articolo Precedente
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