Cinque errori da evitare quando si decide di lavorare come cartomante
di Redazione
24/06/2025
Sono tantissime le persone che, ogni giorno, scelgono di lavorare da casa. Si tratta di una decisione che può avere un impatto positivo sulla vita sotto diversi punti di vista, dal contenimento dei costi che, altrimenti, sarebbero stati messi in campo per pagare la benzina, alla conciliazione tra vita professionale e privata.
Tra le professioni con i numeri maggiori troviamo quella del cartomante. Nulla di strano: la lettura delle carte è un momento che, a diversi livelli, è spesso presente nella vita delle persone.
Tutti, almeno una volta, abbiamo scelto di farcele fare dalla cartomante nel vicolo denso di locali da movida nella nostra città, ma anche da quella amica appassionata da sempre.
Trasformare l’amore per un sapere antico, negli ultimi anni integrato in saperi come la medicina, la psicoterapia e la comunicazione, trasformandolo in un lavoro può rivelarsi una scelta vincente.
Essenziale, però, è procedere avendo cura di non commettere alcuni errori. Quali sono? Vediamo assieme i principali.
Pensare di poter lavorare senza Partita IVA
Nonostante il lavoro da casa sia ormai da tempo una realtà concreta e strutturale, sono purtroppo ancora diffusi luoghi comuni frutto di un approccio superficiale al lavoro da remoto. Un esempio? La convinzione che si possa lavorare senza Partita IVA. Sì, è possibile, anche quando si decide di prendere la strada della cartomanzia, ma fino a un certo punto. Quando i guadagni superano i 5000 euro annui, è necessario aprire la Partita IVA, contattando un commercialista specializzato nel seguire i professionisti che lavorano sul web. Per quanto riguarda il codice ATECO e la classificazione dell’attività, la principale alternativa da considerare è il 96.09.09, associato alle cosiddette “attività di servizi alla persona non classificate altrove”.Scegliere a caso il sito con cui collaborare
Lavorare come cartomante al giorno d’oggi vuol dire, per forza di cose, essere presenti sul web. Nel momento in cui non si ha un brand solido alle spalle, praticamente impossibile se si è alle primissime armi, la cosa giusta da fare è iscriversi a un sito verticale. Sul web ce ne sono numerosi. Questo non vuol dire, però, che si possa scegliere a caso. Il rischio è quello di perdere soldi. Per fortuna, si può evitare questa fastidiosa evenienza facendo attenzione a collaborare solo con portali seri e referenziati. Quali sono i criteri da prendere in considerazione? Innanzitutto la trasparenza nelle tariffe, così come le informazioni sull’anonimato e gli strumenti disponibili per ricevere le chiamate (per scoprire meglio le peculiarità di un sito con queste caratteristiche, approfondisci su Giupiter.com).Sfociare nell’abuso di professione
La cartomanzia, pur essendo spesso utilizzata nell’ambito di sedute terapeutiche, da sola non ha alcuna valenza curativa. Per questo motivo, è essenziale fare attenzione a non sfociare nell’abuso di professione, ricordando fin da subito ai propri clienti che quello che sentiranno durante le consulenze non va preso alla lettera e che rappresenta solo un consiglio da gestire tenendo prima di tutto conto di quello che si ritiene giusto fare, al di là delle parole del cartomante.Promettere cambiamenti miracolosi
Ancora più grave dell’abuso di professione è la promessa di cambiamenti miracolosi legati ad aspetti delicati come la salute, l’amore e il lavoro. Ancora una volta, è essenziale comunicare chiaramente con i propri clienti, fornendo i riferimenti dei professionisti giusti. Altrettanto importante è essere capaci di dire no. Se ci si rende conto che una persona alla ricerca di un consulto non è lucida, è cruciale rifiutare e fare il possibile per indirizzarla verso realtà e figure professionali - dallo psicologo agli assistenti sociali - in grado di aiutarla a dare una svolta alla propria vita.Non tutelare i propri spazi privati
Sia che si decida di apparire in volto sia che si opti per l’anonimato totale, quando si lavora come cartomante è essenziale tutelare i propri spazi privati. Può bastare una singola risposta via social in orario notturno o, in generale, fuori dalle ore in cui si è a disposizione ufficialmente per distorcere il rapporto con i potenziali clienti e aprire la porta a periodi di forte stress.Articolo Precedente
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