La sicurezza sul lavoro è un aspetto che compete, all’interno di qualsiasi azienda, al titolare dell’attività, che ha inoltre l’obbligo di nominare tre figure di supporto: medico competente, RSPP (Responsabile servizio Prevenzione e Protezione) e RLS (Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori).
Tutti aspetti definiti all’interno del D.Lgs. 81/08, noto altresì come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, nel quale vengono inoltre definite le disposizioni per quanto riguarda l’abbigliamento ad alta visibilità. Si tratta di capi che svolgono una funzione essenziale in tutte quelle mansioni in cui subentra la necessità, per il lavoratore, di essere visto con maggiore chiarezza e facilità, un’esigenza che può verificarsi durante le ore notturne come in quelle diurne.
Oggi vi raccontiamo qualcosa di più sugli indumenti ad alta visibilità, analizzando in che modo e perché svolgono un ruolo cruciale nella sicurezza sui luoghi di lavoro.
Abbigliamento ad alta visibilità: quando risulta obbligatorio
I capi ad alta visibilità non sono un optional quando si parla di sicurezza sul lavoro. Ci sono, infatti, situazioni in cui la loro adozione risulta obbligatoria per legge: quelle in cui vi sono dei mezzi in movimento oppure la visibilità risulta alquanto ridotta. Tali eventualità risultano più frequenti nei seguenti settori e categorie di lavoratori:
- Edilizia, ovvero costruzioni e cantieri, dove spesso sono presenti mezzi in movimento.
- Cantieri stradali, con gli operatori esposti ai pericoli delle vetture che transitano su strada.
- Per ingegneri, architetti e geometri che si recano nei cantieri o in aree trafficate per effettuare sopralluoghi e opere di monitoraggio.
- Per gli operatori del settore ecologico, esposti a potenziali pericoli durante lo svolgimento della propria mansione.
- Per gli addetti del ramo aeroportuale che si trovano su pista o nelle zone di manovra.
Tipologie di indumenti ad alta visibilità
Esistono diverse categorie di indumenti ad alta visibilità, tre nello specifico: questo è quanto viene stabilito nello standard UNI EN ISO 20471:2017, attualizzazione della norma precedente approntata nel 2013.
Qui vengono indicati i requisiti esatti per gli indumenti, i materiali e le caratteristiche per ognuna delle classi di riferimento, che divergono in relazione alla quantità di elementi fluorescenti e rifrangenti.
Entrando più nel dettaglio, se sulle strade il limite di velocità è superiore ai 60 km/h andranno adottate le soluzioni DPI di Classe 3; se la velocità è inferiore ai 60 km/h va benissimo una Classe 2. I capi in Classe 1, invece, sono indicati in presenza di una velocità su strada inferiore ai 30 km/h.
L’importanza degli indumenti ad alta visibilità
I capi di abbigliamento ad alta visibilità sono importanti nell’ottica di preservare la salute del lavoratore mentre svolge le sue mansioni così come quella delle altre persone che si trovano in movimento/nei paraggi.
Permettono di rendere la persona maggiormente identificabile, prevenendo possibili situazioni di incomprensione che potrebbero portare a conseguenze come incidenti, infortuni e, nel caso più estremo, decesso.
Non basta indossarli: vanno custoditi con attenzione e nel modo corretto, predisponendo un lavaggio separato, effettuato a rovescio e senza ammorbidente né candeggina.