Insonnia e CBD: l’effetto positivo del CBD sulla regolazione del sonno

Le proprietà calmanti del cannabidiolo per un sonno sereno e riposante

Molte persone affrontano problemi di insonnia e disturbi del sonno che possono influire negativamente sulla qualità della vita. E, negli ultimi anni, chi soffre di simili disturbi si sta rivolgendo sempre più di frequente a prodotti di origine naturale.

Tra questi, negli ultimi anni spicca il cannabidiolo che, per quanto in Italia non sia consumabile se non a scopi terapeutici e in determinate circostanze, catalizza comunque un grande interesse per i suoi potenziali effetti benefici per la regolazione del sonno.

Ci teniamo a sottolineare questo passaggio: nel nostro Paese il consumo della cosiddetta cannabis light resta ancora illegale e i rivenditori più seri, quali sono i CBD shop di rilievo come il noto Justbob, operante anche al livello internazionale, vendono esclusivamente prodotti pensati e confezionati per il collezionismo.

Cionondimeno, l’interesse nei confronti degli effetti del cannabidiolo sul sonno è diffusissimo in Italia e a questo tema dedichiamo il seguente articolo.

Come il sistema endocannabinoide regola il sonno: ruolo del CBD

Il CBD interagisce con il nostro sistema endocannabinoide, che svolge un ruolo chiave nella regolazione di molte funzioni fisiologiche, inclusa la qualità del sonno.

Ma che cosa sarebbe questo ‘sistema endocannabinoide’?

Si tratta di un insieme composto da recettori cannabinoidi presenti nel nostro corpo, tra cui i recettori CB1 e CB2. Il CBD si lega a questi ultimi e può influenzarne l’attività, contribuendo a regolare il sonno e altri processi fisiologici.

Gli studi suggeriscono che il cannabidiolo sia in grado di favorire un sonno più profondo e ridurre l’insonnia grazie alla sua capacità di ridurre l’ansia e lo stress, che spesso sono tra le cause principali dell’incapacità di riposare adeguatamente. Inoltre, sembra che il CBD favorisca una transizione più fluida tra le diverse fasi del ciclo sonno-veglia.

È importante notare che gli effetti del cannabidiolo sul sonno possono variare da individuo a individuo. Alcune persone possono sperimentare un miglioramento significativo nella qualità del riposo, mentre altre potrebbero non riscontrare gli stessi benefici. La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la dose, la sensibilità individuale e la presenza di eventuali condizioni mediche pregresse.

Nel prossimo paragrafo esploreremo gli studi scientifici condotti su questo tema.

Il CBD come alleato del riposo: evidenze sulla qualità del sonno

Negli ultimi anni, sono stati condotti numerosi studi scientifici per comprendere l’effetto del CBD sul sonno e l’insonnia. Sebbene la ricerca sia ancora in corso, i risultati finora ottenuti sono promettenti.

Uno studio pubblicato nel 2019 nella rivista “The Permanente Journal” ha esaminato l’effetto del CBD sull’insonnia e sull’ansia. I partecipanti hanno ricevuto una media di 25 mg di cannabidiolo al giorno.

Alla fine del periodo di studio di tre mesi, è stato riscontrato un miglioramento significativo nella qualità del riposo di circa il 66% dei partecipanti. Inoltre, oltre il 79% di loro ha riportato una riduzione dell’ansia.

Un altro studio condotto nel 2018 e pubblicato sulla rivista “Frontiers in Pharmacology” ha esaminato l’effetto del CBD sul sonno REM nel disturbo da stress post-traumatico (PTSD). I risultati hanno indicato che il cannabidiolo ha ridotto la frequenza dei disturbi al livello di fase REM, suggerendo un potenziale effetto positivo di questa sostanza sulla qualità del sonno nelle persone affette da PTSD.

È importante sottolineare che, nonostante queste evidenze preliminari, ulteriori ricerche sono necessarie per confermare i benefici del CBD per il sonno e l’insonnia. La risposta, infatti, può variare da individuo a individuo, e potrebbero esserci altre variabili da considerare, come la dose e la durata del trattamento.

I principali benefici del CBD sul sonno

In base alle ricerche eseguite fino a oggi, dunque, il CBD sembra offrire una serie di benefici che possono favorire un sonno migliore e più rigenerante, i quali possono essere così riassunti:

  • riduzione dell’ansia e dello stress: l’ansia e lo stress possono essere tra le principali cause dell’insonnia. Il CBD è noto per le sue proprietà ansiolitiche e antistress, che possono contribuire a ridurre questi disturbi e a favorire un senso di calma, consentendo un riposo più tranquillo;
  • promozione di un sonno più profondo: il CBD può influenzare positivamente le diverse fasi del sonno, inclusa la fase REM (caratterizzata dal movimento rapido degli occhi) e la fase NREM (sonno non REM). Ciò può favorire un riposo più profondo e riposante, consentendo di svegliarsi al mattino decisamente più attivi e senza problemi di stanchezza;
  • alleviamento del dolore e dei disturbi fisici: il cannabidiolo ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie, che possono contribuire a ridurre il dolore cronico e alcune problematiche al livello fisico che possono interferire con il sonno. Ciò può favorire un maggiore comfort durante la notte favorendo un riposo completo;
  • miglioramento del ritmo circadiano: questo ritmo non è altro che il nostro “orologio biologico” interno che regola il ciclo sonno-veglia. Quando è regolare e ben bilanciato è in grado di assicurare un riposo sano e il CBD sembra poter contribuire a mantenerlo in equilibrio;
  • effetto rilassante e tranquillizzante: il CBD sembra avere ha un effetto rilassante sul sistema nervoso, che può aiutare a ridurre l’agitazione e a creare un ambiente favorevole per il riposo. Questo può favorire una transizione più agevole verso il sonno e ridurre il rischio di continui risvegli durante la notte.

In conclusione

Il CBD offre un’opzione naturale per affrontare l’insonnia e migliorare la qualità del sonno. I suoi potenziali benefici nel ridurre l’ansia, promuovere un riposo più profondo e alleviare il dolore possono essere di grande aiuto per coloro che cercano soluzioni alternative per combattere l’insonnia.

Tuttavia, è importante essere informati, consultare esperti e trovare l’approccio più adatto alle proprie esigenze, ricordando anche che questa sostanza, in Italia, è regolamentata in maniera molto stretta e il suo utilizzo a scopo terapeutico può avvenire solo in circostanze ben precise.

Per questo invitiamo chiunque sia interessato a questo argomento a informarsi dettagliatamente sulla normativa in questione e a consultare un medico di fiducia prima di prendere qualsiasi decisione in merito.