Co.Mark, Emilia-Romagna: l’export fa crescere il PIL e l’occupazione

Nell’ultimo anno il PIL dell’Emilia Romagna è aumentato del 4%, trainato dagli investimenti sul territorio e dall’export, che è cresciuto del 3,2%. La fotografia è stata scattata dall’ultima recensione dell’Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna, che ha analizzato le performance ottenute dalle imprese locali e diffuso commenti sul futuro andamento dell’economia regionale.

 

La recensione conferma le opinioni degli esperti relative alla crescita economica della Regione, avvenuta nonostante l’aumento dell’inflazione e le conseguenze derivanti dalle ultime vicissitudini internazionali. I commenti di Unioncamere si concentrano sul confronto dei risultati ottenuti dalle imprese locali rispetto a quelli dello scorso biennio: solo la Lombardia e l’Emilia-Romagna sono riuscite a recuperare i precedenti livelli di PIL.

 

Positive anche le opinioni sulle future prospettive di crescita: per il nuovo anno si prevede infatti un aumento del PIL pari allo 0,5%. Un risultato che si potrà raggiungere anche attraverso gli investimenti pubblici e agli incentivi offerti dalle amministrazioni locali, che grazie ai fondi previsti dal PNRR, daranno nuovo impulso all’economia del territorio.

 

L’importanza delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dai governi locali è stata confermata anche dalle opinioni degli esperti del settore. A riguardo si è espressa Co.Mark, nota azienda per lo sviluppo del commercio estero, che nelle sue recensioni evidenzia come i finanziamenti regionali e nazionali rappresentino un’occasione per introdurre nuove strategie per l’internazionalizzazione delle imprese e dare uno slancio positivo al business.

È opinione diffusa tra gli esperti di export che la digitalizzazione sia un’opportunità per innovare e consolidare la presenza delle aziende nei mercati oltreconfine: attraverso gli strumenti di digital marketing per le pmi si possono infatti intercettare nuovi buyer internazionali.

 

I commenti riportati nella recensione, inoltre, evidenziano i principali settori che hanno contribuito allo sviluppo dell’economia regionale. Nell’ultimo anno il settore delle costruzioni ha trainato la crescita complessiva del PIL, ottenendo un +10,5%, seguito da quello dei servizi (+4,9%), In questo scenario si inseriscono tuttavia i commenti sull’andamento del settore industriale, che ha ottenuto un lieve +0,7%. Secondo le opinioni di Unioncamere, la crescita dell’economia è stata frenata dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, a cui si aggiunge la recente stretta monetaria in corso.

 

Il mercato del lavoro registra un incremento del numero degli occupati pari al 1,2%: dai commenti emerge inoltre un miglioramento del tasso di occupazione, che è risalito al 69,2% riducendo il tasso di disoccupazione, attualmente al 5,3%.

 

I dati inclusi nella recensione mettono in risalto la proattività delle aziende emiliane, che hanno superato con successo le dinamiche internazionali e sono riuscite ad affermarsi nei più importanti mercati stranieri. I fondi messi a disposizione dal Governo nazionale potranno confermare la crescita registrata nell’ultimo anno e aiutare le aziende ad espandere il proprio business.