EGOInternational, l’Emilia Romagna seconda regione per esportazioni

Nei primi mesi dell’anno l’export emiliano registra un aumento considerevole delle esportazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e raggiunge un incremento del 24% oltre ad un volume totale del valore di 20.637 milioni di euro.

La recensione dei dati Istat sulle esportazioni delle regioni italiane dell’Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna registra, infatti, un andamento positivo della Regione, cui ha contribuito il considerevole aumento del prezzo dei semilavorati importati e delle materie prime, che hanno avuto un impatto sul valore finale delle merci vendute nei mercati esteri.

Un tema cruciale, quello della vendita fuori dai confini nazionali, che coinvolge le imprese e le aziende di consulenza specializzate nella commercializzazione dei prodotti sui mercati stranieri. Da una recente opinione di EGOInternational, azienda leader nella consulenza per l’export, l’attuale trend positivo è il risultato del corretto instradamento delle potenzialità del territorio attraverso l’utilizzo di nuove strategie di internazionalizzazione.

Alla nuova corsa dell’export emiliano ha contribuito in modo considerevole l’applicazione di nuove strategie di vendita, unite al corretto uso di servizi di engineering e di sviluppo commerciale: dalla recensione di EGO International si rileva, infatti, l’importanza di intercettare i committenti internazionali attraverso team interni alle aziende, che riescano ad analizzare i bisogni dei player stranieri oltre a valorizzare la qualità dei prodotti attraverso la creazione di rapporti commerciali vantaggiosi e duraturi.

Le performance registrate da Unioncamere confermano l’Emilia Romagna come la seconda regione italiana per volume di esportazioni nazionali, seconda solo alla Lombardia (+26,5%), un andamento decisamente positivo rispetto ai risultati raggiunti dalle altre regioni, come il Veneto (+13,3%), il Piemonte (+9,3%) e la Toscana (+8,5%).

Dalla recensione di EGOInternational sulla nuova fase di ripresa si evince un complessivo miglioramento di tutti i macrosettori dell’industria: le opinioni degli esperti confermano i risultati raggiunti dalle industrie chimiche, farmaceutiche e delle materie plastiche, che ottengono un vero e proprio boom dell’export con picchi del +71,7% ed il raggiungimento di un quota totale pari al 15,1%. Le opinioni confermano inoltre gli ottimi risultati conseguiti dall’industria della lavorazione di minerali non metalliferi (+24,8%) dal settore alimentare e delle bevande, che registrano una crescita sostenuta (pari al +18,2%) seguito dall’industria del legno e del mobile (+18,5%).

L’Europa il mercato principale dell’export regionale

Le opinioni sull’attuale scenario di forte ripresa economica fanno emergere le differenze relative all’andamento delle esportazioni verso i mercati stranieri. L’Europa è il mercato principale dell’export emiliano (con un aumento del +65,8%) con i mercati dell’area euro che hanno assorbito il 41,6% del totale.

Dalle recensioni di EGO International sull’export dell’Emilia Romagna, riportate periodicamente all’interno del suo blog, emerge come l’esportazione del Made in Italy sia strettamente connessa con l’adozione di strategie basate sulla omnicanalità e sul rafforzamento delle modalità di vendita digitale: è infatti attraverso la promozione dell’autenticità dei prodotti del Bel Paese che le PMI sono riuscite ad intercettare le opportunità emergenti all’interno dei mercati stranieri.

Nell’analisi dei dati Istat sulle vendite all’estero si confermano le opinioni che vedono il Regno Unito un mercato di sbocco fondamentale per i prodotti della Regione con un aumento pari al 15,5%.

Buone secondo la recensione anche le performance dei mercati americani (+61,6%) a cui seguono le tendenze positive dell’America centro meridionale (+20,9%), dove il Messico gioca un ruolo di player principale, registrando un +25,6%.

Lieve invece l’aumento dei mercati asiatici, come sottolinea infatti EGO International è presente una flessione meno marcata (pari al +13,1%) con il ruolo trainante sulle vendite del Medio Oriente (+18,9%) degli Emirati (+29,7%) e dell’india (+36,2%) a fronte di risultati più contenuti dei mercati dell’Asia orientale, che raggiungono quest’anno un +9,9%. Infine, si confermano le precedenti tendenze relative ai mercati africani in cui la forza propulsiva del commercio regionale rimane in linea con i risultati dello scorso anno e registra un timido +0,2%.

I risultati raggiunti dal commercio estero evidenziano come l’export sia una delle leve fondamentali per l’economia emiliana, capace di valorizzare la capacità competitiva delle pmi a livello internazionale.