Cosa sono le pit bike? Per chi è amante dei motori è difficile non conoscerle: si tratta di moto di dimensioni più piccole che possono correre solamente su circuiti appositi e non in strada.
Per introdurle, non possiamo che cominciare raccontando la loro affascinante storia. Similmente ad una favola, le pit bike hanno un’origine estremamente umile e operaia, catturando l’attenzione proprio per la loro funzionalità e non per l’effettiva apparenza, oggi curata molto di più.
Le pit bike nascono in Cina, non come moto da corsa come si potrebbe immaginare, bensì come utilitarie adibite a muletti nei paddock. E, come tutto ciò che è interno ad una competizione, rendere queste utilitarie più veloci e funzionali possibili era fondamentale ed è stato il passo successivo.
Nacque così, siamo verso la fine degli anni ’90, questo interesse per una moto così atipica che divenne ufficialmente prodotto commerciabile nel 1997, con la Honda Z50, modello che veniva impiegato per le corse di “dirt bike” all’interno delle pit zone. Il nome gira, l’interesse pure e Honda decide di investirci ufficialmente.
La Honda si dedicò, quindi, al mercato con il modello noto come Honda XR50, rivolta agli appassionati del genere e il lancio riguardò solamente gli Stati Uniti. Questo trend, però, non decollò immediatamente, bensì solamente negli anni successivi, con l’avvento di nuovi modelli ulteriori, soprattutto con i lanci di Kawasaki.
Aumentano le pit bike, si organizzano le prime gare per appassionati e il culto di questa novità oltrepassa il confine degli Stati Uniti, raggiungendo l’Europa.
Oggi le pit bike sono diffusissime anche in Italia e presentano modelli e caratteristiche differenti che adesso arriveremo a raccontarti. Possiamo definirlo come un vero e proprio mondo a parte.
Caratteristiche e modelli delle pit bike
Come anticipato, il mondo delle pit bike si è arricchito esponenzialmente e oggi si tratta di un vero e proprio prodotto a sé stante, anche rispetto al mondo dei motori. Qualcuno lo posiziona a metà, ci piace più associarlo ad un mondo parallelo.
Cosa c’è da sapere sulle pit bike che possa esserti utile?
Innanzitutto le pit bike non possono essere guidate su strade pubbliche, ma solo sui circuiti appositi, pertanto non necessitano di patente, assicurazione e bollo. Ciononostante, saper guidare la pit bike è un grande punto di partenza per addomesticare le moto da strada in quanto i fondamentali di guida sono esattamente gli stessi.
Prima differenza riguarda le dimensioni; le pit bike sono più piccole delle moto da strada. Per esempio, le ruote sono di circa 12 pollici (nascono con ruote da 10 pollici). Oltre le dimensioni, le pit bike presentano un assetto che ricorda le moto da cross e differiscono tra loro per specifica categoria. Infatti abbiamo differenti categorie, come le moto da strada, per cilindrata: Pit bike 50, 88, 125, 150, 160, 190.
Per chi è agli esordi, ovviamente, si consigliano moto di cilindrata 125, per poi eventualmente salire; le pit bike 125 sono ad oggi le più vendute ed apprezzate dal pubblico. Le moto di cilindrata 50 e 88 sono, invece, rivolte ad un pubblico molto più giovane (dai 7 ai 12 anni, ma le 50 possono essere rivolte ad un target ancora più giovane).
Altra caratteristica distintiva delle pit bike è sicuramente la sicurezza. Si registra un numero molto basso di incidenti e quei pochi verificatisi risultano di bassa entità. Ciò trasforma questo sport in una disciplina sicura nella quale cimentarsi senza preoccupazioni.
Chiaramente, prima di cominciare, ti consigliamo di affidarti a scuole guida specializzate per apprendere le tecniche di postura e di andamento, utili sia per goderti appieno l’esperienza che per evitare fastidi o dolori che questo tipo di attività potrebbe provocare, se svolta nella maniera non corretta.
A questo punto non abbiamo altro da aggiungerti, se sei pronto, comincia ad esplorare questo fantastico mondo!