Comunemente definito con il termine di cefalea, il mal di testa consiste in una percezione dolorosa localizzata in alcune aree anatomiche del cranio e del collo, che possono interessare muscoli, vasi sanguigni, nervi, tessuti sottocutanei e seni paranasali.
Non è ancora del tutto chiaro quali siano i fattori eziologici di questo quadro morboso, che comprende due tipi fondamentali di disturbi:
- cefalea primaria, derivante dall’interazione tra cause endogene, predisposizione genetica e stimoli esterni;
- cefalea secondaria, solitamente associata a un insieme di differenti cause patologiche.
Da non sottovalutare anche lo stress psico-emotivo, che può incidere notevolmente sulla genesi del mal di testa, insieme all’abuso di caffeina, bevande alcoliche, tabacco o all’assunzione di particolari farmaci.
In alcuni casi, la cefalea è collegata a calo di zuccheri (ipoglicemia da digiuno), a uno scorretto atteggiamento posturale, a malocclusioni dentali, all’insonnia, e a uno scorretto stile di vita.
Dal punto di vista eziopatologico, il mal di testa può essere di diversi generi, e precisamente:
- cefalea tensiva, che si traduce in un dolore continuativo e di solito non troppo invalidante;
- emicrania, quando il dolore interessa soltanto una parte del capo;
- cefalea a grappolo, che è senza dubbio la più dolorosa anche se la meno diffusa.
Secondo attendibili stime, 7 persone su 10 soffrono di cefalea almeno una volta in un anno, mentre l’Istituto Nazionale Americano di Malattie Neurologiche ha rilevato che 2 bambini su 3 sono affetti da mal di testa entro i primi 15 anni di età; si tratta pertanto di uno dei disturbi più diffusi sia in età pediatrica che in età adulta.
Trattamento del mal di testa
Il trattamento del mal di testa è finalizzato a due scopi principali, da un lato quello di attenuare ed eliminare il dolore, e d’altro lato quello di risalire al fattore eziologico per curarlo e risolverlo.
A seconda dei vari tipi di mal di testa, il dolore, che è sempre presente, può essere accompagnato da altri sintomi come nausea, capogiri, episodi di vomito, scotomi, formicolio del volto, fotofobia, debolezza e, nei casi più gravi, confusione mentale.
Oltre alle terapie farmacologiche, il mal di testa si può trattare anche con cicli di massaggi, esercizi di ginnastica posturale, e applicazioni elettromedicali come TENS e onde elettromagnetiche.
Quali sono i migliori medicinali contro il mal di testa
Le classi di farmaci maggiormente utilizzate nella terapia contro il mal di testa appartengono alla categoria degli antinfiammatori, tra questi vi sono:
- paracetamolo, si tratta del composto terapeutico presente nella Tachipirina, nella Cibalgina, nell’Actigrip e nell’Efferalgan, e viene considerato il principio attivo di prima scelta anche come antipiretico e antidolorifico;
- acido acetilsalicilico, è il principio attivo del Vivin C e dell’Aspirina e trova largo impiego per attenuare il mal di testa collegato alle malattie da raffreddamento. A differenza del paracetamolo, non è indicato per bambini con meno di dodici anni poiché può provocare la Sindrome di Reye, oltre a modificazioni patologiche sia epatiche che renali o cerebrali;
- ibuprofene, è il componente di una vasta gamma di medicinali tra cui Brufen, Moment e Nurofen, ed è indicato per cefalee di entità lieve o moderata. Tra i vari FANS, l’ibuprofene è uno dei meglio tollerati a livello gastrico ed epatico e può essere assunto anche a stomaco vuoto;
- naprossene, è un composto salino che si trova in Momendol, Synflex Forte, Naprosyn e Aleve, adatto a dolori di intensità medio/alta, che deve essere assunto preferibilmente a stomaco pieno per la sua gastrolesività;
- ketroprofene, è il componente dell’Oki, del Brufen e del Ketodol, può causare reazioni avverse a livello dell’apparato digerente e spesso viene assunto in associazione a un gastroprotettore;
- dexketoprofene, è il principio attivo dell’Enantyum, utile per attenuare il dolore della cefalea tensiva e di quella secondaria;
- ergotamina, è il principio attivo del Cafergot e del Virdex, che viene somministrato in caso di cefalea acuta resistente agli effetti degli analgesici comuni. Si tratta di un farmaco con numerose controindicazioni, che deve essere utilizzato insieme alla caffeina al primo momento in cui si manifesta l’attacco doloroso. La sua somministrazione prevede una terapia d’attacco con 2 mg sublinguali, da ripetere ogni 30 minuti fino a un massimo di 10 mg a settimana;
- diidroergotamina, presente in Seglor e Diidergot. Il medicinale può essere somministrato in quantità di 1 mg per via endovenosa, sottomuscolare o sottocutanea, in presenza di dolore acuto, con la possibilità di ripetere la somministrazione ogni ora fino a un massimo di 6 mg alla settimana. È disponibile uno spray nasale da applicare al massimo quattro volte al giorno;
- isometeptene, si trova nell’Ocpinum, un vasocostrittore molto potente, utilizzato per placare acuti attacchi di emicrania. Formulato come compresse in associazione con paracetamolo e caffeina.
Come scegliere il rimedio più adatto per il mal di testa
I rimedi per il mal di testa devono tenere conto dell’intensità, della localizzazione e della durata del dolore, che sono i fattori discriminanti nella scelta del principio attivo.
L’effetto analgesico del medicinale si manifesta in maniera diretta sui centri encefalici del dolore: curare il mal di testa significa interrompere i circuiti sinaptici collegati ai nocicettori.
Non sempre è facile risalire con precisione all’eziologia del mal di testa, e proprio per questo i farmaci di prima scelta sono quelli che intervengono rapidamente sul dolore.
Soltanto in un secondo tempo, dopo che le manifestazioni dolorose si sono attenuate, è possibile impostare una terapia non più sintomatica ma curativa, che sia in grado di eliminare la causa scatenante: è opportuno in questa fase distinguere tra i vari tipi di cefalea, impostando una cura specifica.
Nella scelta dei rimedi più efficaci per il mal di testa, bisogna valutare anche la risposta soggettiva al principio attivo.
Le più recenti formulazioni sono orientate verso la produzione di capsule molli, contenenti farmaci in soluzione liquida, che vengono assorbiti con più facilità, entrando rapidamente in circolo.