Musei del Cibo riaprono a Parma

Parma nel 2020 è Capitale Italiana della Cultura e non possono certo mancare i riferimenti alla tradizione culinaria del posto. Tuttavia la paura del coronavirus ha messo sul punto molte strutture a chiudere la serranda per evitare inutili affollamenti. I musei del cibo hanno però deciso di riaprire i battenti al pubblico, a partire da sabato 7 Marzo.

Cautela per salvaguardare tutti

L’amministrazione ha fatto il possibile per tenere a basa tutto e tutti in quest’atmosfera delicata provocata dal contagio da virus. Tuttavia è bene che ora si ritorni lentamente alla vita di tutti i giorni. Non può mancare cultura e socialità, come spiega anche Mario Marini, presidente dell’Associazione Musei del Cibo della provincia di Parma. 

I visitatori hanno una occasione irripetibile per andare alla scoperta del territorio emiliano, conoscendo prodotti unici nel loro genere. Riaprono per questo i sette musei a partire dal prossimo weekend. Famiglie e bambini sono invitati a partecipare ai nostri laboratori didattici.

Perché sono importanti i musei del cibo

Molta attenzione per questi musei perché racchiudono un patrimonio importante. Sono molte le sedi espositive che dimostrano l’enorme ricchezza alimentare italiana avuta nel corso gli anni.

Parliamo de: l’Antica Corte Pallavicina, il caseificio tipico dell’Ottocento; la “Corte di Giarola” a Collecchio, la Rocca di Sala Baganza e tanti altri ancora.