Al Teatro Astra non finiscono gli applausi per la rassegna di cinema intitolata “Questioni di Genere”. Stavolta a prendere onori e gloria degli liti è stata la talentuosa Celine Sciamma con il suo film “Ritratto della giovane in fiamme”.
La storia del film colpisce
Si tratta di una storia molto particolare, ricca di amore e di tensione. Ambientata nella Francia del ‘700 protagoniste sono le donne coinvolti in amori saffici impetuosi e delicati allo stesso tempo.
La proiezione avvenuta in lingua madre, è avvenuta sotto gli occhi della regista, che in un’intervista ha raccontato come nasce questa pellicola.
L’importanza dell’amore
È la prima volta che la Sciamma si dedica ad una storia ambientata in un’altra epoca. Eppure è rosucira nell’intento: spiegare l’intensità degli amori vissuti due secoli fa. A permettere tutto questo successo anche artiste come Noemie Merlant, Adele Haenel e la grande Valeria Golino. L’attrice italiana interpretava la mamma di una delle giovani.
Come si poteva vivere secoli fa un amore saffico, lesbico? Eppure non ha dimenticato la regista di descrivere ad ampio spettro l’ intensità di un sentimento sconosciuto. Una storia nata da incomprensioni che però riesce a trasformarsi in un grande amore. Non poteva il film non essere acclamato.