Sono più intelligenti i cani o i gatti?

Questo dibattito sul quoziente intellettivo ha sollevato le ire degli amanti dei cani e dei gatti per decenni, e di solito vincono i cani.

Per prima cosa, i cani hanno cervelli più grandi dei gatti, e più grande è il cervello, più l’animale è intelligente, o almeno così dice la teoria.

Ma non sempre le dimensioni del cervello preannunciano l’intelligenza. Gli uomini, per esempio, hanno un cervello un po’ più grande rispetto alle donne, ma non sempre sono necessariamente più intelligenti.

E a dispetto del fatto di avere un cervello piccolo Alex, un famoso pappagallo grigio africano, sapeva contare fino a 10 oggetti ed aveva un vocabolario di più di 100 parole, il che significa che superava in astuzia cani, gatti e anche alcuni esseri umani.

Tra gli animali a quattro zampe, un cervello più grande sembra fare la differenza.

Secondo un recente studio dell’Università di Oxford, i cervelli dei cani sono stati in continua crescita, mentre i cervelli dei gatti sono rimasti pressoché invariati da quando sono stati addomesticati circa 8.000 anni fa.

Il motivo: i cani sono più socievoli dei gatti, e più l’animale è socievole più grande è il cervello e, quindi, l’animale è più intelligente.

Questo divario si sta ampliando in quanto i cani trascorrono molto del loro tempo a destreggiarsi tra le complessità del loro e del nostro mondo.

I gatti, invece, sono più solitari, interagiscono con gli altri solo quando è necessario … o quando sono in vena: come dice Mary Bly, autrice ed insegnante alla Fordham University “i cani vengono quando sono chiamati, i gatti prendono un messaggio e te lo riportano.”

Mentre i cani sono impegnati a cercare di compiacere i loro proprietari, imparare nuovi giochi e diventare più intelligenti, i gatti languono sul divano.

Forse i proprietari di gatti dovrebbero insegnare ai loro gatti qualche gioco. Si può fare!

Molte persone hanno addestrato con successo i propri gatti a sedersi, stare in piedi, agitare le zampe e anche suonare il pianoforte.

Joan Liebmann-Smith, sociologa e scrittrice specializzata nella promozione della salute e prevenzione delle malattie, ha insegnato al suo gatto, Fazelnut, a rotolarsi quando gli chiede se vuole le coccole sulla pancia, e lo fa … quando ne ha voglia.

I proprietari dei gatti possono provare ad incoraggiare i loro gatti ad essere più socievoli, cooperativi e persino utili.

Questa non è un’idea nuova: secondo un articolo del The New York Times del 1876 “Quelli che conoscono intimamente il gatto domestico dovrebbero chiedersi qualche volta perché nessuno sforzo è stato fatto per sviluppare le loro facoltà intellettuali. Non vi è alcun dubbio che il gatto possiede un intelletto forte ed acuto e la capacità di usarlo per il bene dell’umanità “.

I cani, dopo tutto, hanno aiutato gli esseri umani come cani per non vedenti, cani da salvataggio, cani per terapia ed anche come rilevatori di droga.

Ma secondo il dottor Stanley Coren, psicologo e autore di diversi libri sui cani, “non abbiamo mai sentito parlare di queste cose come un ‘gatto per non vedenti’, ‘gatto poliziotto’ o ‘ gatto per ricerca e soccorso’.”

Chiaramente, Coren non ha mai sentito parlare di gatti postali. Alla fine del 19° secolo, la Società belga per l’accrescimento del gatto domestico propose di utilizzare i gatti piuttosto che i piccioni viaggiatori per inviare i messaggi avanti e indietro da Liegi ai villaggi vicini.

In questo esperimento di micio-express, i messaggi venivano messi in sacchetti impermeabili e fissati attorno al collo di 37 gatti.

Il primo gatto raggiunse la sua destinazione in meno di cinque ore. Tutti gli altri trovarono la strada di casa entro 24 ore. Mentre i piccioni viaggiatori erano molto più veloci, i gatti postali erano senza dubbio più abili.

I cani di solito superano i gatti sulla maggior parte dei test sul quoziente intellettivo di animali ed hanno vocabolari più ampi e cervelli più grandi, ma gli amanti dei cane non dovrebbero essere troppo compiaciuti. I gatti hanno i neuroni quasi due volte più numerosi nella corteccia cerebrale.

La corteccia cerebrale è considerata la parte del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria, tra le altre cose.

I gatti hanno 300 milioni di neuroni, mentre i cani ne hanno solo 160 milioni, il che significa che i gatti hanno una maggiore capacità di elaborazione delle informazioni rispetto ai cani.

Secondo alcuni esperti di intelligenza felina, i gatti sono, infatti, intelligenti come i cani, ma solo con un diverso tipo di intelligenza.

A differenza dei cani, i gatti possono badare a se stessi, non hanno bisogno di dipendere da altri per procurarsi il cibo: gli esperti sostengono che la curiosità dei gatti, temperata con il loro comportamento prudente, è la prova della loro grande intelligenza.

I ricercatori della University of South Australia ad Adelaide descrivono un fenomeno nuovo che può dispiacere ai proprietari di cani.

Gli scienziati sostengono che a differenza di gatti, i cani sono diventati troppo addomesticati e dipendenti dagli esseri umani e, quindi, non possono pensare o prendersi cura di se stessi.

Come risultato, mentre eccellono in attività sociali, questi animali viziati hanno perso altri importanti capacità di risoluzione dei problemi e avrebbero difficoltà a sopravvivere in natura.

Un sondaggio tra proprietari di animali domestici nel Regno Unito potrebbe rendere i proprietari di cani ancora più arrabbiati.

Secondo i ricercatori dell’Università di Bristol i proprietari dei gatti sono apparentemente più intelligenti dei proprietari di cani. Almeno hanno più probabilità di avere un diploma di scuola superiore.

Ma i proprietari di cani americani hanno modo di prendersi una rivalsa su questi ricercatori britannici.

Secondo il più recente sondaggio dell’American Veterinary Medical Association tra proprietari di animali domestici, negli Stati Uniti sono i proprietari di cani che hanno più probabilità di essere più istruiti. E così il gatto e cane continuano la loro lotta.

Fonte: Montevento – Bovaro del Bernese