Il gioco è una delle prime attività praticate dagli uomini, che sin dall’antichità hanno cercato soluzioni per rilassarsi e svagarsi da soli o in compagnia. Come dimostrano i tanti ritrovamenti storici e, in tempi più recenti, il successo commerciale di giochi in scatola e videogame, i passatempi ludici rappresentano dunque ben più di una semplice moda: vediamo dunque come questi si sono evoluti nel corso dei secoli.
Il gioco nell’antichità
Già gli uomini primitivi, una volta soddisfatti i bisogni primari come quelli legati alla ricerca del cibo e alla costruzione della loro abitazione, erano soliti trascorrere il tempo libero dedicandosi a svaghi molto rudimentali, documentati dal ritrovamento di oggetti utilizzati a tale scopo e di affreschi di arte rupestre incentrati su momenti di vita quotidiana.
In realtà, molte più testimonianze però ci arrivano dalle popolazioni che nei secoli successivi si sono stanziate nei vari angoli del pianeta, dagli egizi agli etruschi, passando per le civiltà sudamericane e asiatiche, abili a creare anche veri e propri giochi di società tramandati fino ai giorni nostri o comunque divenuti fonte di ispirazione per passatempi relativamente più moderni.
Nell’antico Egitto, per esempio, molto diffuso era il Senet, un gioco che presentava molti punti in comune con la dama che tuttora conosciamo, per esempio nell’uso di una scacchiera in legno, e regole ben precise basate principalmente sul lancio di bastoncini di legno a mo’ di dadi il cui risultato determinava lo spostamento delle pedine.
Non meno appassionati di gioco erano gli antichi Romani, che dedicavano molto tempo ai dadi, agli astragali e alla morra, così come alle tesserae lusoriae, che possono essere considerate le antesignane del gioco dell’oca. Ovviamente è difficile ricostruire in maniera completa le regole che governavano queste tipologie di svaghi, ma i tanti reperti individuati in diverse aree geografiche ci fanno capire quanto i “ludi” fossero una delle attività più amate ai tempi dell’Impero.
Le innovazioni tecnologiche al servizio dei giochi
Il trascorrere dei secoli non ha minato l’importanza del gioco nella società, così tanto nel Medioevo quanto nel Rinascimento e nelle epoche successive, gli svaghi ludici hanno continuato a recitare un ruolo di prim’ordine. Pensiamo per esempio ai giochi di carte più tradizionali, come la scopa o la briscola, rimasti invariati col passare del tempo e giunti con lo stesso fascino fino ai giorni nostri, oppure ai giochi in scatola, dal Monopoly al Risiko!, che hanno dominato il ‘900 unendo intere famiglie e gruppi di amici attorno a un tabellone.
Interessante però è soprattutto ciò che è accaduto negli ultimi 40 anni, caratterizzati da continue innovazioni tecnologiche e dalla diffusione dei sistemi digitali, che hanno cambiato il modo di fruire dei diversi svaghi. L’invenzione del personal computer e delle console di gioco ha rappresentato un punto di rottura importantissimo da questo punto di vista, con la nascita di nuovi titoli come Mario Bros. o Pac Man giocabili attraverso uno schermo e un apparecchio a esso collegato che ancora oggi vengono considerati icona di un’intera epoca.
La rapida evoluzione dei dispositivi digitali ha portato a un continuo miglioramento di tali sistemi, con console sempre più evolute e graficamente avanzate e PC in grado di far girare giochi via via più pesanti e complessi, senza contare la nascita di soluzioni portatili come il Game Boy Nintendo prima o della PSP in tempi più recenti. Molto però è cambiato nuovamente con internet e la possibilità di giocare connessi al web, una soluzione che ha favorito il boom di piattaforme multiplayer dedicate per esempio alla rivisitazione digitale di passatempi tradizionali come quelli di casino oppure alla partecipazione a eventi e tornei live incentrati sui più moderni MOBA o su altre tipologie di giochi definiti come “sport elettronici”.
Cambiano le modalità di utilizzo e gli strumenti a disposizione, ma come dimostra questo rapido e sicuramente incompleto excursus, il gioco resta uno dei momenti preferiti di ogni essere umano, a prescindere dai singoli gusti e dalle tecnologie a portata di mano, un’attività semplice che continua a evolversi nel tempo rappresentando per certi versi anche lo specchio delle varie epoche.